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martedì 30 dicembre 2008

Buon Anno!

A te e a me,
Auguri!
…Di profondità e altezze di ricerche e conferme di intensità e leggerezze.
A noi, auguri di buona Vita!
P@d
Possiamo imparare ad aiutarci l'un altro semplicemente ascoltando. Imparare ad ascoltare qualcuno richiede di instaurare un rapporto, invece di dire all'altro cosa deve fare. A volte c'è solo bisogno di imparare ad ascoltare l'altro... per dargli l'opportunità di esprimere le proprie paure e i propri desideri senza essere condannato o ricevere una serie di consigli.
(Ajahn Sumedho)

domenica 28 dicembre 2008

…”Gli incontri più importanti sono già combinati dalle anime prim'ancora che i corpi si vedano. Generalmente, essi avvengono quando arriviamo a un limite, quando abbiamo bisogno di morire e rinascere emotivamente. Gli incontri ci aspettano, ma la maggior parte delle volte evitiamo che si verifichino. Se siamo disperati, invece, se non abbiamo più nulla da perdere oppure siamo entusiasti della vita, allora l'ignoto si manifesta e il nostro universo cambia rotta.
Tutti sanno amare, poiché nascono con questo dono. Alcuni praticano l'amore naturalmente, ma la maggioranza deve apprendere di nuovo, ricordare come si ama; e tutti -senza alcuna eccezione- hanno bisogno di bruciare nel fuoco delle proprie emozioni passate, di rivivere gioie e dolori, cadute e riprese, fino al momento in cui sono in grado di intravedere il filo conduttore che esiste dietro ogni incontro.”
(Coelho)

lunedì 22 dicembre 2008

Il Karma dice che ogni atto genera una forza energetica che torna a noi….
nulla di nuovo insomma: “quel che si semina, si raccoglie”.
Io credo che si possa godere in questa Vita , senza soffrire tanto…e poi goderne altre di vite…bisogna seminare bene e imparare a fare germogliare i semi della felicità.
E’ un lavoro difficile, lo so …però basta iniziare con le piccole cose e... arrivano i miracoli!
Felice Natale nei vostri cuori

Vale

domenica 21 dicembre 2008

"…Quando tu guarderai il cielo, la notte, visto che io abiterò in una di esse, visto che io riderò in una di esse, allora sarà per te come se tutte le stelle ridessero. Tu avrai, tu solo, delle stelle che sanno ridere!" E rise ancora. "E quando ti sarai consolato (ci si consola sempre), sarai contento di avermi conosciuto. Sarai sempre il mio amico. Avrai voglia di ridere con me. E aprirai a volte la finestra, così, per il piacere... E i tuoi amici saranno stupiti di vederti ridere guardando il cielo. Allora tu dirai: "Sì, le stelle mi fanno sempre ridere!" e ti crederanno pazzo.”
(Antoine de Saint-Exupery)

venerdì 19 dicembre 2008

Spesso incrementiamo il dolore e la sofferenza che sperimentiamo a causa dell'ipersensibilità, reagendo sproporzionatamente a piccole cose e, a volte, anche prendendo le cose troppo personalmente.
(Tenzin Gyatso, XIV Dalai Lama)

mercoledì 17 dicembre 2008

Tu ti credi già al limite delle possibilità ed ecco che nuove forze accorrono.
È proprio questa la vita.
(Franz Kafka)
Complicare è facile, semplificare è difficile. Per complicare basta aggiungere, tutto quello che si vuole: colori, forme, azioni, decorazioni, personaggi, ambienti pieni di cose. Tutti sono capaci di complicare. Pochi sono capaci di semplificare. Per semplificare bisogna togliere, e per togliere bisogna sapere che cosa togliere, come fa lo scultore quando a colpi di scalpello toglie dal masso di pietra tutto quel materiale che c'è in più. Teoricamente ogni masso di pietra può avere al suo interno una scultura bellissima, come si fa a sapere dove ci si deve fermare nel togliere, senza rovinare la scultura ? Togliere invece che aggiungere vuol dire riconoscere l'essenza delle cose e comunicarle nella loro essenzialità. Questo processo porta fuori dal tempo e dalle mode.... La semplificazione è il segno dell'intelligenza, un antico detto cinese dice: "quello che non si può dire in poche parole non si può dirlo neanche in molte".
[ Bruno Munari ]

martedì 16 dicembre 2008

Esiste una città sperduta nell'azzurro del cielo,
dove le anime vaganti sono una nota in armonia
con il Tutto
e dove il Tutto e' musica e gioia ...
dove il sole ci parla con la luce,
con il profumo e il colore parla il fiore,
con le nuvole,
con la neve e la pioggia parla l'aria.
Nel tempio del mondo
vive un impeto che mai si placa
a infrangere il mutismo delle cose con la parola,
gesto, colore, suono
per esprimere
il mistero dell'Essere.
(H.Hesse)

domenica 14 dicembre 2008

"Poi non è che la vita vada come tu te la immagini.Fa la sua strada. E tu la tua. E non sono la stessa strada. Così... Io non è che volevo essere felice, questo no. Volevo... salvarmi, ecco: salvarmi. Ma ho capito tardi da che parte bisognava andare: dalla parte dei desideri. Uno si aspetta che siano altre cose a salvare la gente: il dovere, l'onestà, essere buoni, essere giusti. No. Sono i desideri che salvano. Sono l'unica cosa vera. Tu stai con loro, e ti salverai. Però troppo tardi l'ho capito. Se le dai tempo, alla vita, lei si rigira in un modo strano, inesorabile: e tu ti accorgi che a quel punto non puoi desiderare qualcosa senza farti del male. E' lì che salta tutto, non c'è verso di scappare, più ti agiti più si ingarbuglia la rete, più ti ribelli più ti ferisci. Non se ne esce. Quando era troppo tardi, io ho iniziato a desiderare. Con tutta la forza che avevo. Mi sono fatto tanto di quel male che tu non te lo puoi nemmeno immaginare."
(Alessandro Baricco)

giovedì 11 dicembre 2008

La Vita è ricca di sorprese, non sempre è nobile, a volte è assurda, ma c’è sempre una speranza.
(Greene)

mercoledì 10 dicembre 2008

Non escludere mai dalla tua vita una preoccupazione, una pena, un abbattimento, poiché non sai quale parte abbiano nella tua formazione.
(R.M.Rilke)
Il postino suonò due volte. Mancavano cinque giorni a Natale. Aveva fra le braccia un grosso pacco avvolto in carta preziosamente disegnata e legato con nastri dorati.
«Avanti», disse una voce dall'interno.
Il postino entrò. Era una casa malandata: si trovò in una stanza piena d'ombre e di polvere. Seduto in una poltrona c'era un vecchio.
«Guardi che stupendo paccone di Natale!» disse allegramente il postino.
«Grazie. Lo metta pure per terra», disse il vecchio con la voce più triste che mai.
Il postino rimase imbambolato con il grosso pacco in mano. Intuiva benissimo che il pacco era pieno di cose buone e quel vecchio non aveva certo l'aria di spassarsela bene. Allora, perché era così triste? «Ma, signore, non dovrebbe fare un po' di festa a questo magnifico regalo?».
«Non posso... Non posso proprio», disse il vecchio con le lacrime agli occhi. E raccontò al postino la storia della figlia che si era sposata nella città vicina ed era diventata ricca. Tutti gli anni gli mandava un pacco, per Natale, con un bigliettino: «Da tua figlia Luisa e marito». Mai un augurio personale, una visita, un invito: «Vieni a passare il Natale con noi».
«Venga a vedere», aggiunse il vecchio e si alzò stancamente. Il postino lo seguì fino ad uno sgabuzzino. Il vecchio aprì la porta. «Ma...» fece il postino.
Lo sgabuzzino traboccava di regali natalizi. Erano tutti quelli dei Natali precedenti. Intatti, con la loro preziosa carta e i nastri luccicanti. «Ma non li ha neanche aperti!» esclamò il postino allibito.
«No», disse mestamente il vecchio. «Non c'è amore dentro».
(Bruno Ferrero)

martedì 9 dicembre 2008

La bellezza non è nel viso, è nella luce del cuore.
(Gibran)

giovedì 4 dicembre 2008

Prendi i tuoi sogni
e raccontali a chi sa capire,
apri la tua anima a chi non ti farà mai del male.
Prendi la tua voce
e parla serena delle tue paure,
porgi il tuo ascolto a chi sa dirti solo la verità.
Prendi il tuo cuore
e sappi sempre perchè batte,
offri il tuo "eccomi!"
a chi saprà che cosa farsene.
Prendi il tuo sorriso
e regalalo a chi lo desidera,
dona il tuo sguardo
a chi ti cerca con il suo.
Prendi i tuoi giorni
e fa di loro un radioso disegno,
distendi le tue ali
e impara a volare più in alto.
Prendi quel che sei
e adoperalo con saggezza,
sii sempre pronta
a comprender ciò che non sai
per non far della tua vita solo
un inutile eterno rimpianto.
(Calizan)
La Mente Corretta è quella che non si ferma in nessun luogo. E' la mente che si estende per tutto il corpo e il sé. La Mente Confusa è quella che, ripensando a qualcosa, si congela in un luogo... Perché non si concentra in un solo luogo, la Mente Corretta è simile all'acqua. La Mente Confusa è come il ghiaccio, e il ghiaccio non può lavare né le mani, né il volto. Quando il ghiaccio si e' sciolto, diviene acqua che scorre ovunque e può lavare le mani, i piedi o qualsiasi cosa... Quando la mente e' libera e' simile all'acqua, si estende attraverso tutto il corpo e può andare ovunque uno voglia mandarla. Questa è la Mente Corretta.
(scritti di un Maestro Zen a un Maestro di Spada)

mercoledì 3 dicembre 2008

Uno scorpione doveva attraversare un fiume, ma non sapendo nuotare, chiese aiuto ad una rana che si trovava lì accanto. Così, con voce dolce e suadente, le disse: "Per favore, fammi salire sulla tua schiena e portami sull'altra sponda." La rana gli rispose "Fossi matta! Così appena siamo in acqua mi pungi e mi uccidi!" "E per quale motivo dovrei farlo?" incalzò lo scorpione "Se ti pungessi, tu moriresti ed io, non sapendo nuotare, annegherei!" La rana stette un attimo a pensare, e convintasi della sensatezza dell'obiezione dello scorpione, lo caricò sul dorso e insieme entrarono in acqua. A metà tragitto la rana sentì un dolore intenso provenire dalla schiena, e capì di essere stata punta dallo scorpione. Mentre entrambi stavano per morire la rana chiese all'insano ospite il perché del folle gesto. "Perché sono uno scorpione..." rispose lui "E' la mia natura"

lunedì 1 dicembre 2008

Un uomo perse il suo anello più prezioso; cercò ovunque per ritrovarlo, ma nonostante la sua fatica non ci riuscì. Si sedette su una pietra, disperato, cercando inutilmente di sopprimere la sua disperazione.
Come al solito il suo cane gli si avvicinò cercando le carezze del padrone.
Il vicino di casa lo salutò come ogni sera. Gli amici gli fecero vedere i pesci che avevano pescato e gliene regalarono alcuni. La moglie e i figli lo accolsero con affetto al suo arrivo a casa esattamente come accadeva sempre. La giornata si concluse nella pace familiare. Purtroppo il tormento per la perdita dell'anello perseguitava ancora l'uomo, il quale però pensò: "nessuno si è accorto che ho perso l'anello, tutti si sono comportati con me come sempre, perché proprio io devo comportarmi in modo diverso con me stesso?". Fu così che si addormentò sereno.
(Storie Zen - Ernesto Riva)
... ogni giorno è un nuovo inizio, e niente di ciò che appartiene a ieri deve necessariamente influire su chi sei oggi.
Non è utile lamentarsi di ciò che puoi aver fatto un giorno prima di oggi o anche, se è per quello, un attimo fa.
Non devi portare ciò nel Momento Presente, e sentirti in colpa al riguardo non darà nessun beneficio. Decidi semplicemente di diventare una versione diversa di Te Stesso proprio qui e ora.
Usa ieri per ispirare domani, non per scoraggiarlo.
(anonimo)