Pagine

martedì 28 settembre 2010

Un grande guerriero giapponese che si chiamava Nobunaga decise di attaccare il nemico sebbene il suo esercito fosse numericamente soltanto un decimo di quello avversario. Lui sapeva che avrebbe vinto, ma i suoi soldati erano dubbiosi.
Durante la marcia si fermò a fin tempio shintoista e disse ai suoi uomini: " Dopo aver visitato il tempio butterò una moneta. Se viene testa vinceremo, se viene croce perderemo. Siamo nelle mani del destino".
Nobunaga entrò nel tempio e pregò in silenzio. Uscì e gettò una moneta. Venne testa. I suoi soldati erano così impazienti di battersi che vinsero la battaglia senza difficoltà.
" Nessuno può cambiare il destino" disse a Nobunaga il suo aiutante dopo la battaglia.
" No davvero " disse Nobunaga, mostrandogli una moneta che aveva testa su tutt'e due le facce.
(Storie Zen)

domenica 26 settembre 2010

Uno dei giovani che studiavano con Nasrudin volle sapere:“Qual è il più grande di tutti gli uomini: quello che ha conquistato un impero, quello che ha avuto tutte le possibilità di farlo, ma ha rinunciato al desiderio, oppure quello che ha impedito che un altro lo facesse?”
“Non ne ho la minima idea,” rispose il saggio sufi. “Ma conosco un compito molto più difficile di quelli che sono stati appena citati".
“E qual è?”
“Impedirvi di star lì ad analizzare ciò che gli altri hanno fatto, e insegnarvi a preoccuparvi di ciò che voi stessi potete fare.”
(Coelho)

mercoledì 22 settembre 2010

"Un haiku giapponese ci ha fornito la chiave:
l'alunno mostra al maestro una poesia che recita così:
Una farfalla:
le strappo le ali
e guarda, un peperoncino!
La risposta del maestro non si fece attendere: "No, no; non è così, permettimi che corregga la tua poesia:
Un peperoncino:
gli metto le ali
e guarda, una farfalla!.
La lezione è chiara: l'atto poetico deve sempre essere positivo, cercare la costruzione, non la distruzione..."
(Alejandro Jodorowsky)

lunedì 20 settembre 2010

Il tuo Cristo è ebreo e la tua democrazia è greca.
La tua scrittura è latina, e i tuoi numeri arabi.
La tua auto è giapponese. Il tuo caffè è brasiliano.
Il tuo orologio è svizzero e il tuo walkman è coreano.
La tua pizza è italiana e la tua camicia hawaiiana.
Le tue vacanze sono turche, tunisine o marocchine.
Cittadino del mondo, non rimproverare al tuo vicino di essere straniero. (Anonimo)

domenica 19 settembre 2010

Non sorridiamo perché qualcosa di buono è successo, ma qualcosa di buono succederà perché sorridiamo.
(proverbio giapponese)

giovedì 16 settembre 2010

Un giorno l’allievo andò dal maestro e gli chiese
” Maestro come faccio a sapere se sono felice?”
Il Maestro sorrise e gli rispose ”Devi fare il test della felicità!”
”Maestro non ce ne ha mai parlato! In cosa consiste il test della felicità?”
”Devi rispondere ad una serie di domande. La prima e più importante è:
Sei la persona che hai sempre voluto essere? Se la risposta è si, sei molto vicino alla felicità.”
” E poi che altro?” chiese l’allievo.
” Sei nel posto dove vorresti essere? Se la risposta é si, sei ancora più vicino alla felicità.”
”E poi? e poi?”
” Sei con la persona con cui sogni di essere? Se si, sei ancora più vicino alla felicità.”
”Ho capito Maestro, c’ é dell’altro?” chiese l’allievo.
” Se tu avessi capito” rispose il Maestro ” non faresti più domande a me, ma cominceresti a farle a te stesso! ”
(Danilo Rubello Balbinot)

mercoledì 15 settembre 2010

La saggezza cessa di essere saggezza quando diventa troppo orgogliosa per piangere, troppo austera per ridere e troppo piena di sé per vedere altro che se stessa.
(Gibran, Kahalil)

lunedì 13 settembre 2010

"Tutti i maestri dicono che il tesoro spirituale è una scoperta solitaria. Perché, allora, stiamo insieme?" domandò uno dei discepoli al maestro sufi Nasrudin.
"Voi state insieme perché un bosco è sempre più forte di un albero solitario," rispose Nasrudin. "Il bosco mantiene l'umidità dell'aria, resiste meglio a una tempesta, aiuta il suolo a essere fertile."
"Ma ciò che rende forte un albero è la sua radice. E la radice di una pianta non può aiutare nessun'altra pianta a crescere."
"Stare insieme nello stesso proposito, e lasciare che ciascuno cresca alla propria maniera, è questo il cammino di coloro che desiderano comunicare con Dio."
(Coelho)

domenica 12 settembre 2010

Se vuoi conoscere il tuo passato e capire che cosa ti ha causato, osservati nel presente, perché il presente è l'effetto del passato.
Se vuoi conoscere il tuo futuro, osservati nel presente, perché il futuro è l'effetto del presente.
[Majjhima Nikaya]

giovedì 9 settembre 2010

"Avrei potuto": non riusciremo mai a comprendere il significato di questa frase.
Perché in ogni momento della nostra vita ci sono cose che sarebbero potute accadere, ma che alla fine non sono avvenute. Ci sono istanti magici che passano inosservati quando, all'improvviso, la mano del destino muta il nostro universo.
(Paulo Coelho)

martedì 7 settembre 2010

Non si ha mai tanto bisogno di una vacanza quanto nel momento in cui vi si è appena tornati.
(Ann Landers)

lunedì 6 settembre 2010

“Devo imparare a voler bene allo stupido che è in me: quello che è troppo sensibile, che parla troppo, corre troppi rischi, qualche volta vince e troppo spesso perde, che non ha autocontrollo, che ama e odia, fa male e si fa male, promette e non mantiene le promesse, ride e piange.
Solo lui mi protegge da quel tiranno autoritario e sempre troppo equilibrato che vive in me e che, se non fosse per il mio lato stupido, mi ruberebbe la vitalità, l’umiltà e la dignità.”
(Theodore Rubin)

domenica 5 settembre 2010

Un giorno il Buddha sollevò un fiore davanti a un pubblico di 1.250 monaci e monache. Non disse nulla per un periodo di tempo abbastanza lungo.
Tutti stavano perfettamente in silenzio e sembravano pensare intensamente, sforzandosi di vedere il significato dietro il gesto del Buddha.
Allora, improvvisamente, il Buddha sorrise. Sorrise perché qualcuno nel pubblico sorrise a lui e al fiore... Per me il significato di questo koan è abbastanza semplice.
Quando qualcuno prende un fiore e ve lo mostra, è perché desidera che lo vediate. Se continuate a pensare, vi perdete il fiore. La persona che non stava pensando, che era semplicemente se stessa, era in condizione di conoscere il fiore in profondità, perciò sorrise.
Questo è il problema della vita: se non siamo completamente noi stessi, realmente nel momento presente, perdiamo tutto.
(Thich Nhat Hanh)

mercoledì 1 settembre 2010

L'insuccesso di un desiderio non si verifica perché Dio ti ha abbandonato, ma perché Dio ha una soluzione migliore per te.
(Sai Baba)