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mercoledì 29 febbraio 2012

A volte dalle parole nascono immagini
a volte dalle immagini nascono parole.
(Stephen Littleword)

lunedì 27 febbraio 2012

E' VIETATO piangere senza imparare,
alzarsi al mattino senza saper cosa fare,
avere paura dei ricordi.
E' VIETATO non sorridere ai problemi,
non lottare per ciò che vuoi,
abbandonare tutto per paura,
non far diventare i sogni realtà.
E' VIETATO non dimostrare il tuo amore,
far pagare a qualcuno i tuoi debiti e il tuo malumore.
E' VIETATO abbandonare i tuoi amici,
non tentare di capire ciò che avete vissuto insieme,
chiamarli soltanto quando hai bisogno.
E' VIETATO non fare le cose per te stesso,
non credere in Dio e fare il tuo destino.
Avere paura della vita e dei suoi compromessi,
non vivere ogni giorno come se fosse l'ultimo respiro.
E' VIETATO sentire la mancanza di qualcuno senza rallegrarti,
dimenticare i suoi occhi la sua risata
solo perché le vostre strade non si incrociano più,
dimenticare il tuo passato e pagarlo con il tuo presente.
E' VIETATO non tentare di capire le persone,
pensare che le loro vite valgano più della tua,
non sapere che ognuno ha il suo cammino e la sua gioia.
E' VIETATO non creare la tua storia,
smettere di ringraziare Dio per la tua vita,
non avere dei momenti per la gente che ha bisogno di te,
non capire che ciò che ti dà la vita te lo può anche togliere.
E' VIETATO non cercare la tua felicità,
non vivere la tua vita con un atteggiamento positivo,
non pensare che potremmo essere migliori,
non sentire che senza di te questo mondo non sarebbe uguale.
(Alfredo Cuervo Barrero)

domenica 26 febbraio 2012

La fotografia è il riconoscimento simultaneo, in una frazione di secondo, del significato di un evento.
(Henri Cartier-Bresson)

venerdì 24 febbraio 2012

Quando ti metterai in viaggio per Itaca
devi augurarti che la strada sia lunga
fertile in avventure e in esperienze.
I Lestrigoni e i Ciclopi
o la furia di Nettuno non temere,
non sarà questo il genere d'incontri
se il pensiero resta alto e il sentimento
fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo.
In Ciclopi e Lestrigoni, no certo
né nell'irato Nettuno incapperai
se non li porti dentro
se l'anima non te li mette contro.
Devi augurarti che la strada sia lunga
che i mattini d'estate siano tanti
quando nei porti - finalmente e con che gioia -
toccherai terra tu per la prima volta:
negli empori fenici indugia e acquista
madreperle coralli ebano e ambre
tutta merce fina, anche aromi
penetranti d'ogni sorta, più aromi
inebrianti che puoi,
va in molte città egizie
impara una quantità di cose dai dotti.
Sempre devi avere in mente Itaca
- raggiungerla sia il pensiero costante.
Soprattutto, non affrettare il viaggio;
fa che duri a lungo, per anni, e che da vecchio
metta piede sull'isola, tu, ricco
dei tesori accumulati per strada
senza aspettarti ricchezze da Itaca.
Itaca ti ha dato il bel viaggio,
senza di lei mai ti saresti messo
in viaggio: che cos'altro ti aspetti?
E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avrà deluso.
Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso
Già tu avrai capito ciò che Itaca vuole significare.

(Costantino Kavafis)

domenica 19 febbraio 2012

Ma i veri viaggiatori partono per partire e basta: cuori lievi, simili a palloncini che solo il caso muove eternamente, dicono sempre “Andiamo”, e non sanno perché.
I loro desideri hanno le forme delle nuvole.
(Charles Baudelaire)

mercoledì 15 febbraio 2012

Il termine NAMASTE significa: “lo spirito che è in me riconosce lo spirito che è in te”. Quando incrociate per la prima volta lo sguardo di una persona, salutatela dicendo mentalmente “NAMASTE“: in questo modo riconoscerete che l’essere là fuori è lo stesso che avete dentro di voi. Così facendo, il vostro interlocutore riconoscerà a un livello profondo il linguaggio del vostro corpo, la vostra espressione e il vostro tono, in pratica, la vostra essenza. Anche se si tratta di un saluto silenzioso, egli recepirà in maniera più o meno consapevole il rispetto implicito del vostro saluto.
(Deepak Chopra)

martedì 14 febbraio 2012

Se l’ inverno dicesse: “Ho nel cuore la primavera” chi gli crederebbe?
(Kahlil Gibran)

lunedì 13 febbraio 2012

L’imperfezione è bellezza, la pazzia è genialità, ed è meglio essere assolutamente ridicoli che assolutamente noiosi.
(Marilyn Monroe)

domenica 12 febbraio 2012

La nostra vita è una serie di immagini, ci scorrono davanti come le città in autostrada.
Ma ogni tanto un’emozione ci rimane impressa per un istante, e noi sappiamo che non è una semplice immagine passeggera. Sappiamo che questo istante, con tutto ciò che racchiude, vivrà per sempre.
(dal telefilm “One tree Hill)

giovedì 9 febbraio 2012

“Ogni decisione che prendo è una scelta tra un rimpianto e un miracolo.
Io abbandono qualunque rimpianto e scelgo sempre i miracoli”
(Deepak Chopra)

mercoledì 8 febbraio 2012

La fortuna è donna; se voi ve la lasciate sfuggire oggi non crediate di ritrovarla domani.
(Napoleone Bonaparte)

lunedì 6 febbraio 2012

Non ci si libera di una cosa evitandola, ma soltanto attraversandola.
(Cesare Pavese)

domenica 5 febbraio 2012

Il segreto per far funzionare qualcosa nella vostra vita è, prima di tutto, il profondo desiderio di farlo funzionare, poi la fede e la certezza che possa funzionare, poi mantenere questa chiara e precisa visione nella vostra coscienza e vederla che si realizza.
(Eileen Caddy)

giovedì 2 febbraio 2012

Si dice che il dolore serva a renderci forti, a farci apprezzare le cose positive della vita o che abbia qualcosa di bello, se non di poetico... Non è vero! Il dolore è sempre e solo dolore! Sai cosa è meglio? L'amore!
Il giorno in cui comincerai... a pensare che l'amore non è importante, ti starai sbagliando!
(One Tree Hill)

mercoledì 1 febbraio 2012

“La vita non è in ordine alfabetico come credete voi.
Appare… un po’ qua e un po’ là, come meglio crede, sono briciole, il problema è raccoglierle dopo, è un mucchietto di sabbia, e qual è il granello che sostiene l’altro?
A volte quello che sta sul cocuzzolo e sembra sorretto da tutto il mucchietto, è proprio lui che tiene insieme tutti gli altri, perché quel mucchietto non ubbidisce alle leggi della fisica, togli il granello che credevi non sorreggesse niente e crolla tutto, la sabbia scivola, si appiattisce e non ti resta altro che farci ghirigori col dito, degli andirivieni, sentieri che non portano da nessuna parte, e dai e dai, stai lì a tracciare andirivieni, ma dove sarà quel benedetto granello che teneva tutto insieme… e poi un giorno il dito si ferma da sé, non ce la fa più a fare ghirigori, sulla sabbia c’è un tracciato strano, un disegno senza logica e senza costrutto, e ti viene un sospetto, che il senso di tutta quella roba lì, erano i ghirigori.”
(Antonio Tabucchi)