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mercoledì 30 settembre 2009

E’ una delle cose più difficili comunicare qualcosa che non richiede solo l’uso accurato delle parole, ma anche un’accuratezza di percezione che è al di là delle parole, e un sentimento, una sensazione di intimo contatto con una realtà.
(Jiddu Krishnamurti)

martedì 29 settembre 2009

“... Ma è possibile che ogni volta che parlo di un sogno o di un'ambizione ci deve essere sempre qualcuno che ti guarda e sembra che dica: "diventa grande".
E per gli altri diventare grandi vuol dire non credere più di essere una ballerina, un poeta, un musicista, un sognatore, un fiore. Non li sopporto.
Una mattina sono uscito di casa, il cielo era azzurro e limpido, ho continuato a guardarlo mentre camminavo, stavo bene, respiravo a pieni polmoni, al terzo passo ho pestato una merda. Cosa devo fare? Rinunciare al cielo per paura delle merde? No, io no...”
(Fabio Volo)

lunedì 28 settembre 2009

Quando la gente comincia a meditare o lavorare con qualche tipo di disciplina spirituale, spesso pensa che in qualche modo migliorerà, la qual cosa è una sorta di aggressione sottile contro ciò che realmente è.
È un po' come dire: «Se facessi un po' di moto, sarei una persona migliore»; «Se solo potessi avere una casa più bella, sarei una persona migliore»; «Se meditassi e mi dessi una calmata, sarei una persona migliore»...
Ma la benevolenza - maitri - verso noi stessi non significa eliminare qualcosa.
Maitri significa che possiamo ancora essere fuori di testa dopo tutti questi anni; che possiamo ancora essere arrabbiati dopo tutti questi anni; che possiamo ancora essere timidi, o gelosi o privi di sentimenti di autostima.
Il punto non è cercare di buttarsi via e trasformarsi in qualcosa di meglio.
È farsi amici di ciò che siamo. Il terreno della pratica siete voi o io o chiunque sia, adesso, così come siamo. Questo è il campo, questo è ciò che studiamo, questo è ciò che veniamo a conoscere, con un interesse e una curiosità formidabili.
(Pema Chödron)

martedì 22 settembre 2009

Un uomo intelligente non può fare a meno di notare che certe situazioni si ripetono.
Spesso si ritrova di fronte agli stessi problemi e affronta cose che aveva già affrontato in precedenza.
Allora si deprime. Comincia a pensare di essere incapace di progredire nella vita, giacché le stesse esperienze che ha vissuto in passato gli stanno succedendo di nuovo.
"Ci sono già passato," si lamenta in cuor suo.
"È vero, ci sei già passato," risponde il cuore. "Ma non l'hai mai superato."
L'uomo, allora, comincia a prendere coscienza del fatto che le esperienze che si ripetono hanno una finalità: insegnargli ciò che ancora non ha appreso. Così si dà da fare per vincere ogni battaglia che si ripete, fino a quando raggiungerà la vittoria.
(Coelho)

giovedì 17 settembre 2009

Parlare è un mezzo per esprimere se stessi agli altri, ascoltare è un mezzo per accogliere gli altri in se stessi.
(Wen Tzu, testo classico taoista)

martedì 15 settembre 2009

Sai qual è un errore che si fa sempre?
Quello di credere che la vita sia immutabile, che una volta preso un binario lo si debba percorrere fino in fondo.
Il destino invece ha molta più fantasia di noi. Proprio quando credi di trovarti in una situazione senza via di scampo, quando raggiungi il picco di disperazione massima, con la velocità di una raffica di vento tutto cambia, si stravolge, e da un momento all'altro ti trovi a vivere una nuova vita.
(S.Tamaro)

lunedì 14 settembre 2009

Voi siete ciò che è il vostro desiderio più profondo.
Così come è il vostro desiderio, così è la vostra intenzione.
Così come è la vostra intenzione, così è la vostra volontà.
Così come è la vostra volontà, così sono le vostre azioni.
Così come sono le vostre azioni, così è il vostro destino.
(Upanishad)

domenica 13 settembre 2009

Spesso dicevo che la vita era uno schifo.
Anche quella frase mi stava fregando, perché avrei dovuto dire: "La mia vita è uno schifo". Allora, magari avrei iniziato a chiedermi se potevo fare qualcosa per cambiarla. Se era tutta colpa del destino, del caso, della sfortuna, o se invece anch'io ne ero colpevole. Perché dire che la vita fa schifo è come dire che non c'è niente che si possa fare. Che bisogna accettarlo come un dato di fatto imprescindibile.
Fortuna che poi ho cambiato idea.
Fortuna che ho capito che la mia vita ha un valore e quel valore glielo do io con le mie scelte e con il coraggio delle mie decisioni.
Ho imparato a pormi una domanda ogni sera prima di addormentarmi: cosa hai fatto oggi per realizzare il tuo sogno, la tua libertà?
Alla seconda sera in cui mi sono risposto: "Niente", ho capito quanto in fondo una parte del problema fossi io.
Quindi, o smettevo di lamentarmi o iniziavo a darmi da fare.
(Fabio Volo)

giovedì 10 settembre 2009

A ridere c’è il rischio di apparire sciocchi;
A piangere c’è il rischio di essere chiamati sentimentali;
A stabilire un contatto con un altro c’è il rischio di farsi coinvolgere;
A mostrare i propri sentimenti c’è il rischio di mostrare il vostro vero io;
A esporre le vostre idee e i vostri sogni c’è il rischio d’essere chiamati ingenui;
Ad amare c’è il rischio di non essere corrisposti;
A vivere c’è il rischio di morire;
A sperare c’è il rischio della disperazione e a tentare c’è il rischio del fallimento.
Ma bisogna correre i rischi, perché il rischio più grande nella vita è quello di non rischiare nulla.
La persona che non rischia nulla, non è nulla e non diviene nulla.
Può evitare la sofferenza e l’angoscia, ma non può imparare a sentire e cambiare e progredire e amare e vivere.
Incatenata alle sue certezze, è schiava. Ha rinunciato alla libertà.
Solo la persona che rischia è veramente libera.
(Leo Buscaglia, da “Vivere Amare Capirsi”)

mercoledì 9 settembre 2009

Lo scopo di vivere la separazione non è quello di riuscire a ritrovare l'unità, ma quello di capire che non esiste separazione.
(Neale Donald Walsh)
Quando parliamo di mente aperta, ci riferiamo a un tipo di apertura che si riferisce al consentire che la consapevolezza auto-esistente venga a noi. E la consapevolezza non è cosa che debba essere prodotta: quando le facciamo spazio, la consapevolezza entra in noi. Perciò la consapevolezza non richiede un certo sforzo particolare. Un tale sforzo in questo caso è inutile.
La consapevolezza è come il vento. Se aprite la porta e le finestre, dovrà per forza entrare.
(Chögyam Trungpa)

lunedì 7 settembre 2009

Non posso perdere l'unica cosa che mi mantiene vivo: la speranza.
Una parola che, spesso, si trova con noi al mattino, viene ferita nel corso della giornata e muore all'imbrunire, ma resuscita con l'aurora.
(Coelho)

domenica 6 settembre 2009

Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie,
dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via.
Dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo,
dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai.
Ti solleverò dai dolori e dai tuoi sbalzi d'umore,
dalle ossessioni delle tue manie.
Supererò le correnti gravitazionali,
lo spazio e la luce
per non farti invecchiare.
E guarirai da tutte le malattie,
perché sei un essere speciale,
ed io, avrò cura di te.
[…]
(Franco Battiato)

mercoledì 2 settembre 2009

Tutte le iniziative intraprese dagli esseri umani si fondano sull'amore o sulla paura, e non soltanto quelle che riguardano i rapporti affettivi. Le decisioni riguardanti gli affari, l'industria, la politica, la religione, l'educazione dei giovani, l'ordine sociale della nazione, le mete economiche della società, le scelte in cui sono coinvolte le guerre, la pace, l'attacco, la difesa, le aggressioni, la sottomissione; le decisioni in merito ad agognare o a rinunciare, a serbare o a condividere, a unire o a separare..
Ognuna delle libere scelte che decidiate di fare si sviluppa da uno dei due unici possibili pensieri che esistano: un pensiero di amore o un pensiero di paura:

La paura è l'energia che costringe, rinchiude, trattiene, trasforma, nasconde, accaparra, danneggia. L'amore è l'energia che espande, apre, esprime, sopporta, rivela, condivide, risana.
La paura avvolge i vostri corpi con abiti, l'amore ci consente di starcene nudi.
La paura si avvinghia e si aggrappa a tutto quello che abbiamo, l'amore distribuisce tutto quanto possediamo.
La paura tiene costretti, l'amore tiene stretti.
La paura afferra, l'amore lascia liberi.
La paura affligge, l'amore consola.
La paura guasta, l'amore migliora.

Ogni pensiero umano, ogni parola e ogni azione si fondano sull'uno o sull'altro di questi sentimenti.
Non avete scelta a tale proposito, poiché non esiste nient'altro tra cui scegliere. Ma avete la possibilità di decidere a quale dei due rivolgervi.
(Neal Donald Walsch)