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domenica 29 aprile 2012

Ti aspetti qualcosa… e non succede niente.
Ti aspetti qualcosa… e accade tutto il contrario: il tuo ego ne rimane sconvolto, cadi nell’infelicità più nera. Limitati ad osservarlo: quando ti senti infelice prova a scoprirne il motivo. Le cause non stanno al di fuori di te. Il motivo fondamentale è dentro di te, ma tu guardi sempre al di fuori, chiedi sempre: chi mi rende così infelice?
(Osho)

giovedì 26 aprile 2012

La chiave della felicità più profonda
risiede nel cambiamento della nostra concezione
di dove debba essere cercata.
(Sharon Salzberg – ”L’arte rivoluzionaria della gioia”)

mercoledì 25 aprile 2012

Per un vero fotografo una storia non è un indirizzo a cui recarsi con delle macchine sofisticate e filtri giusti.
Una storia vuol dire leggere, studiare, prepararsi. Fotografare vuol dire cercare nelle cose quel che uno ha capito con la testa. La grande foto è l’immagine di un’idea.
(Tiziano Terzani)

lunedì 23 aprile 2012

Mi sento doppia, come se una parte di me avesse iniziato a guardarmi, a osservare la mia vita. So solamente che sempre più spesso mi prende la voglia di andarmene via. Non so dove…
via da tutto questo, dalla mia vita, da me stessa, dalle cose che ho e da quella che sono diventata.
(Fabio Volo)

Nel libro "L'arte cavalleresca dell'Arciere Zen", il maestro discute con Eugen Herrigel sul modo migliore di maneggiare l'arco:

"Quando il mio arco è teso", dice Herrigel, "arriva un momento in cui, se non scocco immediatamente la freccia, sento che perderò la tensione."

"Fintanto che tenterai di provocare il momento di scoccare la freccia, non apprenderai la grande arte degli arceri", dice il maestro. "La mano che tende l'arco deve aprirsi come si apre la mano di un bambino. Ciò che a volte interferisce nella precisione del tiro è la volontà troppo attiva del guerriero. A volte il guerriero pensa: 'quello che non farò io, non sarà fatto', ma non è così. Egli deve agire, ma deve anche lasciare che altre forze dell'Universo agiscano a tempo debito."

(Paulo Coelho)

venerdì 20 aprile 2012

"Buon giorno", disse il piccolo principe.
"Buon giorno", disse il controllore.
"Che cosa fai qui?" domandò il piccolo principe.
"Smisto i viaggiatori a mazzi di mille", disse il controllore. "Spedisco i treni che li trasportano , a volte a destra, a volte a sinistra". E un rapido illuminato, rombando come il tuono, fece tremare la cabina del controllore.
"Hanno tutti fretta", disse il piccolo principe. "Che cosa cercano"
"Lo stesso macchinista lo ignora", disse il controllore.
Un secondo rapido illuminato sfrecciò nel senso opposto.
"Ritornano di già?" domandò il piccolo principe.
"Non sono gli stessi", disse il controllore.
"È uno scambio".
"Non erano contenti là dove stavano?"
"Non si è mai contenti dove si sta", disse il controllore.
(Antoine de Saint Exupery)

martedì 17 aprile 2012

La bicicletta somiglia, più che ad ogni altra macchina, all'aeroplano: essa riduce al minimo il contatto con la terra, e soltanto la sua umiltà le impedisce di volare.
(Mauro Parrini)

Esiste sempre un momento nell'infanzia quando si aprono le porte e il futuro entra.
(Graham Greene)

domenica 15 aprile 2012

Com'è imbarazzante aver voluto imporre a qualcuno i miei desideri, pur sapendo che i tempi non erano maturi e la persona non era pronta, anche se quella persona ero io.
Oggi so che questo si chiama "rispetto".
Quando ho cominciato ad amarmi davvero, ho smesso di desiderare un'altra vita e mi sono accorto che tutto ciò che mi circonda è un invito a crescere.
Oggi so che questo si chiama "maturità"...
Quando ho cominciato ad amarmi davvero, ho capito di trovarmi sempre ed in ogni occasione al posto giusto nel momento giusto e che tutto quello che succede va bene. Da allora ho potuto stare tranquillo.
Oggi so che questo si chiama "stare in pace con se stessi".
Quando ho cominciato ad amarmi davvero, ho smesso di privarmi del mio tempo libero e di concepire progetti grandiosi per il futuro. Oggi faccio solo ciò che mi procura gioia e divertimento, ciò che amo e che mi fa ridere, a modo mio e con i miei ritmi.
Oggi so che questo si chiama "sincerità".
Quando ho cominciato ad amarmi davvero, mi sono liberato di tutto ciò che non mi faceva del bene: persone, cose, situazioni e tutto ciò che mi tirava verso il basso allontanandomi da me stesso... all'inizio lo chiamavo "sano egoismo"... ma oggi so che questo è "amore di sé".
Quando ho cominciato ad amarmi davvero, ho smesso di voler avere sempre ragione. E così ho commesso meno errori.
Oggi mi sono reso conto che questo si chiama "semplicità".
Quando ho cominciato ad amarmi davvero, mi sono rifiutato di vivere nel passato e di preoccuparmi del mio futuro. Ora vivo di più nel momento presente, in cui tutto ha un luogo. È la mia condizione di vita quotidiana e la chiamo "perfezione".
Quando ho cominciato ad amarmi davvero, mi sono reso conto che il mio pensiero può rendermi miserabile e malato. Ma quando ho chiamato a raccolta le energie del mio cuore, l'intelletto è diventato un compagno importante.
Oggi a questa unione do il nome di "saggezza interiore".
Non dobbiamo continuare a temere i contrasti, i conflitti e i problemi con noi stessi e con gli altri perché perfino le stelle, a volte, si scontrano fra loro dando origine a nuovi mondi.
Oggi so che tutto questo è "la vita".
(Charlie Chaplin - dal discorso celebrativo per il suo 70° compleanno)


giovedì 12 aprile 2012

Le cose che mettono alla prova l'anima delle persone non sempre provengono dall'esterno.
La paura è una di queste cose ed essa non ha nessun diritto di intromettersi nella nostra tranquillità. Ma lo farà, se glielo permettiamo.
Ci indeboliamo quando diciamo a noi stessi che non abbiamo alcun potere su ciò che sentiamo. I sentimenti sono come l'incessante martellare della risacca, che lambisce e porta con sé le cose che avrebbero dovuto essere inamovibili. Zavorriamole!
Siamo saggi e forti, se sosteniamo di esserlo - e stiamo bene e siamo felici se ci soffermiamo sul nostro benessere e sulla nostra felicità, invece di preoccuparci di tutto ciò che "potrebbe essere". Noi andiamo avanti cercando di prevedere ciò che accadrà - ma è il nostro spirito che ha la conoscenza della verità. Lasciamo che sia lui ad avvisarci.

Datelo a noi e vi promettiamo che non mentirà più.
(TESSOUAT - Capo Ottawa)

mercoledì 11 aprile 2012

"Se sei tranquillo, non stai vivendo. Devi essere rumoroso, vivace, brillante."

(Mel Brooks)

martedì 10 aprile 2012

A noi viene così naturale pensare e parlare, che non ci rendiamo conto di come queste semplici azioni diano forma alla nostra vita.
Il pensiero e la parola sono per noi come la zappa e la pioggia per il giardiniere. Noi piantiamo una parola-seme e la coltiviamo con il nostro pensiero.
Le nostre menti e le nostre parole devono essere ripulite dalle erbacce, proprio come deve
esserlo un giardino. Quando si toglie un'erbaccia, si fa posto per un fiore, si fa posto per la comunicazione e per la condivisione di pensieri, che continueranno a riprodursi e a rifiorire fino a che il giardino non diventerà bellissimo. E lo diventeremo anche noi.

La terra ed io la pensiamo allo stesso modo.
(CAPO JOSEPH - Nez Perce)

lunedì 9 aprile 2012

Nella vita le cose passano sempre, come in un fiume. Anche le più difficili che ti sembra impossibile superare le superi, e in un attimo te le trovi dietro alle spalle e devi andare avanti.
Ti aspettano cose nuove.
(Niccolò Ammaniti)

giovedì 5 aprile 2012

L’amicizia e l’amore
non si chiedono come l’acqua,
ma si offrono come il tè.
(Detto Zen)

mercoledì 4 aprile 2012

La cosa più superba è la notte
quando cadono gli ultimi spaventi
e l'anima si getta all'avventura.
(Alda Merini)

lunedì 2 aprile 2012

La fonte di tutto il bene e il male, del profitto e del danno sta nei nostri atti, parole e pensieri.
Questo e’ tutto ciò di cui ti devi preoccupare. Non devi andare molto lontano.
Osserva i tuoi atti, parole e pensieri adesso.
(Dalai Lama)

domenica 1 aprile 2012

Tra la nostra anima e il nostro corpo ci sono tante piccole finestre, da lì, se sono aperte, passano le emozioni, se sono socchiuse filtrano appena, solo l'amore le può spalancare tutte insieme e di colpo, come una raffica di vento.
(S. Tamaro)