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martedì 30 novembre 2010

Meglio andare più lontano con qualcuno, che da nessuna parte con tutti.
(Pierre Bourgault)

lunedì 29 novembre 2010

Quando il carattere di un uomo
ti sembra indecifrabile, guarda i suoi amici.

(proverbio giapponese)

domenica 28 novembre 2010

La conoscenza si acquisisce leggendo i libri; ma quello che è veramente necessario imparare, la conoscenza del mondo, si può acquisire soltanto leggendo gli uomini e studiando tutte le loro diverse edizioni.
(Lord Chesterfield)

giovedì 25 novembre 2010

Avere un posto nel cuore di qualcuno significa non essere mai soli.
(Romano Battaglia)

mercoledì 24 novembre 2010

Ogni cosa sulla terra ha un doppio carattere, come una miscela di sabbia e di zucchero.
Sii come la saggia formica che sceglie solo lo zucchero e non tocca la sabbia.
Per la colpa di molti non giudicare il tutto.
(BABAJI)

martedì 23 novembre 2010

Prendete due decilitri di pazienza,
Una tazza di bontà,
Quattro cucchiai di buona volontà,
Un pizzico di speranza e una dose di buona fede.

Aggiungete due manciate di tolleranza.

Un pacco di prudenza,
Qualche filo di simpatia,
Una manciata di quella piccola pianta rara,
che si chiama umiltà,
E una grande quantità di buon umore.

Condite il tutto con molto buon senso,
lasciate cuocere a fuoco lento...
E avrete una buona giornata.


lunedì 22 novembre 2010

Nella vita c’è qualcosa di fastidioso, qualcosa contro cui non si può nulla: é impossibile smettere di pensare.
Quando ero piccola ci provavo tutte le sere, allungata sul letto, cercavo di fare il vuoto assoluto, scacciavo le idee una dopo l’altra, prima ancora che diventassero parole, le sterminavo alla radice, le annullavo all’ origine, ma m’imbattevo sempre nello stesso problema: pensare di smettere di pensare è ancora pensare.
E contro questo non si può fare nulla.
(Delphine de Vigan)

domenica 21 novembre 2010

Nella serietà non puoi mai essere libero; nella serietà sarai sempre perseguitato dall'ansia; nella serietà hai sempre paura che qualcosa possa andare storto.
Con me niente può andare storto perché non c'è niente che sia dritto.
Se c'è qualcosa di dritto, allora qualcosa può andare storto; se non c'è niente di dritto, niente può andare storto. Questo è il significato del concetto orientale di "leela", gioco.
Sei stato un po' troppo serio di recente, seriamente... è tempo di lasciar perdere!
Fatti una bella risata e metti da parte i tuoi bei piani. Davvero non ne hai bisogno.
Ciò che dovrà accadere accadrà e tu hai una scelta: andarci insieme o andarci contro.
(Osho)

venerdì 19 novembre 2010

Uno stregone africano conduce il suo apprendista nella foresta. Benché lui sia più vecchio, cammina con agilità, mentre il suo apprendista scivola e cade continuamente. L'apprendista impreca, si alza, sputa sul terreno infido, e continua a seguire il suo maestro. Dopo una lunga camminata, i due arrivano in un luogo sacro. Senza fermarsi, lo stregone fa mezzo giro e inizia il viaggio di ritorno.
"Oggi non mi avete insegnato niente", dice l'apprendista, facendo un altro capitombolo. "Invece sì, ma sembra che tu non apprenda", risponde lo stregone. "Sto tentando di insegnarti come affrontare gli errori della vita". "E come si affrontano?"
"Come dovresti fare con le tue cadute", risponde lo stregone. "Invece di startene lì a maledire il luogo dove sei caduto, dovresti scoprire cos'è che ti ha fatto scivolare".
(Coelho)

mercoledì 17 novembre 2010

Le persone cambiano e col tempo non si corrispondono più.
Per rimanere insieme bisogna avere la forza e la pazienza di cambiare insieme.
(Massimo Gramellini)

martedì 16 novembre 2010

In principio Dio creò il cielo e la terra, almeno è quello che dicono.
Creò gli uccelli dell’aria, gli animali del campo e vide la sua creazione e disse “che era cosa buona”. E poi Dio creò l’uomo. E da allora è andata sempre peggio.
E quando l’uomo si trova nei guai, cioè quasi sempre, si rivolge a qualcosa di più grande di lui… All’amore, al destino o alla religione per poter dare un senso al tutto.
Ma alla fine della giornata, il fatto di stare vicini l’uno all’altro, malgrado le nostre differenze e malgrado le nostre convinzioni, è una ragione sufficiente per continuare a credere.
(Grey’s Anatomy)
Se vuoi costruire una nave, non radunare uomini solo per raccogliere il legno e distribuire i compiti, ma insegna loro la nostalgia del mare ampio e infinito.
(Antoine De Saint-Exupéry)

venerdì 12 novembre 2010

L’età non ci rende di nuovo bambini, come si dice.
Scopre soltanto che siamo ancora veri bambini.

(Johann Wolfgang von Goethe)

giovedì 11 novembre 2010

Non dar retta ai tuoi occhi, e non credere a quello che vedi.
Gli occhi vedono solo ciò che è limitato.
Guarda col tuo intelletto, e scopri quello che conosci già, allora imparerai come si vola!
(Richard Bach)

martedì 9 novembre 2010

Accade spesso che qualunque cosa stiamo facendo – seduti, in cammino, in piedi oppure sdraiati – la mente è per lo più sconnessa dalla realtà immediata ed è invece assorta nella compulsiva concettualizzazione del futuro o del passato.
Mentre camminiamo, pensiamo ad arrivare e quando arriviamo, pensiamo ad andare.
Quando mangiamo, pensiamo a fare i piatti e quando facciamo i piatti, pensiamo a guardare la televisione.
Questo è un modo bizzarro di far funzionare una mente. Non siamo connessi con la situazione attuale, ma pensiamo sempre a qualcos’altro.
Troppo spesso ci consumiamo con l’ansia e i desideri, coi rimpianti del passato e con l’anticipazione del futuro, perdendo completamente la fragrante semplicità del momento presente.
(B. Alan Wallace )

lunedì 8 novembre 2010

La risata di alcuni è così sonora che nessuno può spegnerla..
Cerca queste persone e godi insieme a loro del rivitalizzante cibo della gioia..
Continua la dieta di risate per un mese o due..
Mangia risate in compagnia di persone realmente gioiose..
Digeriscile completamente, masticando con impegno ogni risata
con i denti della tua attenzione...
(Yogananda)

domenica 7 novembre 2010

“Talvolta non è necessario avere una meta nella vita.
Non è necessario avere il quadro completo.
È sufficiente sapere qual è il prossimo passo da fare.”
(Sophie Kinsella)

giovedì 4 novembre 2010

Salvarsi la vita, non è solamente impedirsi di morire fisicamente, ma salvare la nostra persona da maltrattamenti morali, a volte anche da quelli fisici, anche se non si sa per quale motivo, si è dipendenti da questi comportamenti, come se fosse la giusta punizione per la nostra inadeguatezza, per il nostro valere nulla…e quindi dobbiamo pagare, “giustamente pagare”, non rendendoci conto che distruggiamo il nostro “io”…la nostra identità di persona.
(Fabio Volo)

mercoledì 3 novembre 2010

Il passato è più facile da leggere: uno si volta all’indietro e, potendo, dà un’occhiata.
E poi, sia come sia, esso rimane sempre impigliato da qualche parte, magari a brandelli.
A volte bastano soltanto l’olfatto e le papille gustative, è notorio: lo sappiamo da certi romanzi, anche belli.
Oppure un ricordo, quale che sia: un oggetto visto nell’infanzia, un bottone ritrovato in un cassetto, che so, una persona che essendo un’altra te ne ricorda un’altra, un vecchio biglietto del tram.
(Antonio Tabucchi)
Non si fa il proprio dovere perché qualcuno ci dica grazie, lo si fa per principio, per se stessi, per la propria dignità.
(Oriana Fallaci)

lunedì 1 novembre 2010

VIVERE è, insieme, accumulo e perdita. Incontrarsi e dirsi addio. Volti, nomi, storie, sentimenti, persone. Ci vengono incontro, ci affiancano, ci accompagnano per un tratto di strada; poi se ne vanno, prendono altre vie, altri sentieri; a volte si fermano, e rimangono lì, e ci guardano allontanarci e diventare sempre più piccoli, sempre più distanti, mentre proseguiamo il cammino e spesso neppure ci voltiamo indietro, presi da mille pensieri, gli occhi e la mente intenti alla prossima meta. Ma ci lasciano, tutti, qualcosa. Un fardello piccolo o grande, prezioso sempre; ci lasciano il balsamo misterioso e dolcissimo dell'assenza.
L'assenza è una voce che non sentiremo più, eppure ci parlerà dal profondo del cuore nell'ora più buia, nel giorno più difficile. L'assenza è una mano che puoi stringere forte quando ogni altra mano ti sfuggirà e il coraggio parrà venirti meno. L'assenza è un ricordo che a chiunque - ma non a te - parrà banale, è una fotografia in bianco e nero, una frase che contiene un mondo, una cantilena imparata non sai più quando e dove, un sorriso, un’amarezza seppelliti nella memoria. E' una sera d'estate con le nuvole alte nel cielo, antichi re delle fiabe che partono per l'esilio; è una strada ripercorsa tante volte, è il Natale come lo aspettavano i bambini, un giardino misterioso come la giungla nera, un pomeriggio giocato all'ombra di un cortile, mitologia quotidiana, lessico familiare, epopea domestica.
L'assenza è il tempo che ti pareva inesauribile e invece non c'è più, il tempo per tutto ciò che non hai saputo dire, che non hai potuto fare; è il rimorso per un bacio mai dato, per una lettera non spedita, per le parole inutili e i silenzi crudeli. E' l'amore che ti porti dentro, è quello che resta quando tutto finisce. Il rendiconto ultimo, il significato del vivere.
(Gabriele Ferraris)