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domenica 28 febbraio 2010

Non avreste mai potuto essere davvero grandi se aveste abbandonato il vostro sogno a causa dell’opinione di un estraneo.
(Coelho)

giovedì 25 febbraio 2010

"Attento", disse. "Quella dei libri è tutta conoscenza di seconda mano, conoscenza presa in prestito. Non vale granché". [...]
L'altra via, secondo il Vecchio, è quella dell'esperienza. L'esperienza fatta su se stessi. Il vero capire non avviene con la testa, ma col cuore. Si capisce davvero solo quello che si è provato, quello che si è sentito dentro di sé.
(Tiziano Terzani)

mercoledì 24 febbraio 2010

Ogni giorno abbiamo la possibilità di regalare il dono della vita.
Può essere doloroso, può essere terrificante. Ma alla fine, ne vale la pena.
Tutte le volte. Tutti noi abbiamo la possibilità di donare qualcosa.
Il dono potrebbe essere il mettersi in gioco e scusarsi semplicemente. Potrebbe essere capire il punto di vista di un'altra persona.
Potrebbe essere mantenere un segreto per un amico. La gioia, dovrebbe risiedere nel donare.
Così' quando la gioia se ne va...quando si sente il donare come un peso, lì ci si ferma.
Ma se si e' come la maggior parte delle persone che conosco.. si continua a donare fino a quando fa male. E poi si dona ancora.
(Grey’s Anatomy)

martedì 23 febbraio 2010

La vita è fatta di rarissimi momenti di grande intensità e di innumerevoli intervalli. La maggior parte degli uomini però, non conoscendo i momenti magici, finisce col vivere solo gli intervalli.
(Friedrich Nietzsche)

domenica 21 febbraio 2010

Non saprai mai qual è la vera destinazione del tuo viaggio,
puoi solo metterti in cammino,
poiché è nel percorso che incontri la vita.
(Steve McCurry)

mercoledì 17 febbraio 2010

Le cose migliori della vita sono quelle che ci stanno più vicine,
quindi non cercare di afferrare le stelle, ma respira il bene che ti circonda.
(Robert Louis Stevenson)

martedì 16 febbraio 2010

La sofferenza è un correttivo che mette in luce la lezione che non avremo compreso con altri mezzi, e non può essere eliminata fino a quando quella lezione non è stata imparata.
(Dott Edward Bach)

lunedì 15 febbraio 2010

La mano che ha scritto il copione per ogni vita è la stessa che deve cancellarlo.
Così dipende da ognuno di noi chiedersi cosa ogni evento può insegnarci e smetterla di prendersela con altri.
Siamo soltanto noi i responsabili di ciò che accade nella nostra vita.
(Satya Sai Baba)
L' Amore non è fare cose straordinarie o eroiche,
ma fare cose ordinarie con tenerezza.
[J.J.Vanier]

giovedì 11 febbraio 2010

"E il gabbiano Jonathan Livingstone visse il resto dei suoi giorni esule e solo.
Volò oltre le Scogliere Remote. Il suo maggior dolore non era la solitudine, era che gli altri gabbiani si rifiutassero di credere e aspirare alla gloria del volo. Si rifiutavano di aprire gli occhi per vedere"
(R.Bach)

martedì 9 febbraio 2010

Un bambino dalla pelle scura stava a guardare il venditore di palloncini alla fiera del villaggio. L'uomo era evidentemente un ottimo venditore, poiché lasciò andare un palloncino rosso, che sali alto nel cielo, attirando così una folla di aspiranti piccoli clienti. Slegò poi un palloncino blu, e subito dopo uno giallo e un altro bianco, che volarono sempre più in alto finché scomparvero. Il ragazzino continuava a fissare il palloncino nero e finalmente domandò: «Signore, se tu mandassi in aria quello nero, volerebbe in alto come gli altri?». Il venditore rivolse al bimbo un sorriso affettuoso, poi strappò il filo che teneva legato il palloncino e, mentre saliva in alto, spiegò: «Non è il colore che conta. È quello che c'è dentro che lo fa salire».
(Anthony De Mello)

lunedì 8 febbraio 2010

Non importa, se stai procedendo molto lentamente;
ciò che importa è che tu non ti sia fermato.
(Confucio)

domenica 7 febbraio 2010

L'inverno è il simbolo delle condizioni difficili della vita.
Durante i mesi invernali, tutte le energie della vegetazione scendono e si concentrano nelle radici, dove si svolge un intenso lavoro.
Le radici rappresentano il subcosciente.
Lo stesso avviene anche per noi.
Durante i periodi di difficoltà, di sofferenza e di solitudine, anche le nostre energie si ritirano all'interno, nel nostro subcosciente, dove tutto viene elaborato, ma non ci si deve preoccupare, in quanto ciò significa che ben presto le stesse energie si libereranno e avrà luogo una nuova fioritura e un abbondante raccolto.
E' bene, dunque, avere la pazienza di attendere che le correnti risalgano nella coscienza e nella super coscienza, ma per ottenere ciò si devono conoscere le leggi.
Durante un periodo critico non ci si deve, quindi, né lamentare né ribellare, ma provvedere ad alimentare in sé il fuoco per riscaldare il proprio cuore e quello degli altri.
(Fonte non specificata)

giovedì 4 febbraio 2010

In un giorno d'Autunno, il Vento soffiava dispettoso facendo volare le foglie. Una piccola Nuvoletta che stava passeggiando lì vicino, gli disse: "Ciao Vento, posso giocare con te?". Il Vento allora chiese: "Cosa potresti fare? Sai soffiare?".
La nuvoletta ci provò: "...fff... fff... no non sono capace", disse sconsolata. Allora il Vento le rispose: "Tu non sei capace di soffiare come me, vattene via!".
E la Nuvoletta se ne andò triste.
Più avanti incontrò l'Estate e il Sole splendeva luminoso nel cielo. Allora si avvicinò e disse: "Ciao Sole, posso giocare con te?". Ma il Sole seccato le rispose: "Non vedi che ti sei messa troppo vicina a me? Mi stai oscurando! Vattene via, tu non sei capace di splendere come me e nemmeno di creare calore!". E la Nuvoletta se ne andò sempre più triste.
Poco più in là c'era l'Inverno e la neve cadeva leggera, così la Nuvoletta si fermò e chiese: "Ciao Neve, posso giocare con te?". La Neve la squadrò dalla testa ai piedi e sussurrò: "Ma tu sei capace di far nevicare?". La nuvoletta ci provò e si sforzò talmente tanto che da grigia divenne nera, ma di Neve niente. "No, non credo di esserne capace", brontolò la nuvoletta emettendo un tuono. "Shhh!", la zittì la Neve, "allora non puoi aiutarmi. Io cado silenziosa, tu sei troppo rumorosa! Tu non sei capace di cadere leggera e coprire il paesaggio come me, vattene via!". E la Nuvoletta se ne andò ancora più triste.
Ormai era sconsolata, quando trovò la Primavera e sentì qualcuno piangere. Si chinò e vide un piccolo Fiorellino che singhiozzava disperato, allora si avvicinò e gli chiese il perché di tanta tristezza. E il Fiorellino rispose: "Ho sete, sto per morire, puoi aiutarmi?". "Non lo so, io non so fare quasi niente.., non so soffiare come il vento, non so splendere come il sole, non so cadere leggera come la neve, e nessuno mi vuole…". Così dicendo la Nuvoletta si mise a piangere e le sue lacrime diventarono tante gocce di pioggia, che dissetarono il Fiorellino. Da quel giorno la Nuvoletta e il Fiorellino diventarono molto amici e capirono di aver bisogno l'uno dell'altra per essere felici.
(fonte non specificata)

La risata è il miglior disinfettante del fegato.
(Malcolm de Chazal)

martedì 2 febbraio 2010

Il momento più importante è il presente, perché se non ci si occupa del proprio presente si manca il proprio futuro.
(Bernard Werber)

lunedì 1 febbraio 2010

Come sarebbe stata diversa la storia di Romeo e Giulietta se avessero avuto un telefono!
(Isabel Allende)