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domenica 4 maggio 2008

“…A mano a mano che la penna traccia le parole sul foglio, le tue angosce scompaiono, e rimangono le gioie. Per questo, è necessario avere il coraggio di guardare nel profondo di se stessi, portare tutto ciò nel mondo esterno e avere più coraggio ancora per ammettere che, un giorno, quello che hai scritto potrà (e dovrà) essere letto da qualcuno. E se fosse qualcosa di molto intimo? Non devi preoccuparti. Migliaia di anni fa Salomone scrisse queste parole: "Ciò che è stato è ciò che dovrà essere; e ciò che si è fatto, lo si tornerà a fare; non v’è nulla, dunque, di nuovo sotto il Sole" (Ecclesiaste 1:9).
Ossia: se migliaia di anni fa non c’era niente di nuovo, immagina adesso! I nostri sentimenti di gioia e di angoscia sono sempre gli stessi, e non dobbiamo nasconderli. E anche se sotto il sole non c’è niente di nuovo, permane ancora la necessità di tradurre tutto ciò per noi stessi e per la nostra generazione.
Jorge Luis Borges disse una volta che in realtà esistono soltanto quattro storie da raccontare:
A] una storia d’amore tra due persone
B] una storia d’amore fra tre persone
C] la lotta per il potere
D] un viaggio.
Pur tuttavia, nel corso dei secoli gli uomini e le donne hanno continuato a raccontare queste storie, ed è il momento che tu faccia la stessa cosa. Grazie all’arte della scrittura, entrerai in contatto con il tuo universo sconosciuto e, alla fine, ti sentirai un essere umano ben più capace di quanto giudicassi
…”
(Coelho)
http://www.warriorofthelight.com/ital/index.html

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