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martedì 4 agosto 2009

Accade spesso che qualunque cosa stiamo facendo - seduti, in cammino, in piedi oppure sdraiati - la mente è per lo più sconnessa dalla realtà immediata ed è invece assorta nella compulsiva concettualizzazione del futuro o del passato.
Mentre camminiamo, pensiamo ad arrivare e quando arriviamo, pensiamo ad andare.
Quando mangiamo, pensiamo a fare i piatti e quando facciamo i piatti, pensiamo a guardare la televisione. Questo è un modo bizzarro di far funzionare una mente. Non siamo connessi con la situazione attuale, ma pensiamo sempre a qualcos'altro.
Troppo spesso ci consumiamo con l'ansia e i desideri, coi rimpianti del passato e con l'anticipazione del futuro, perdendo completamente la fragrante semplicità del momento presente.
(B. Alan Wallace)

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ti seguo costantemente nei pensieri. La mia mente resta sorprendentemente ferma, "statica nel suo fluire", fissata alle cose che scrivi come fossero copia carbone del mio "sentire" fino a condividere il preciso momento dello stesso pensiero. E' effettivamente una bella rarità di sintonìe. Gian