(Pierre Bourgault)
“Le belle parole dei saggi e poeti di tutto il mondo mi aiutano spesso a dire quello che non so esprimere”. Questa frase di R. Battaglia racchiude un po’ tutti i miei “buongiorno”, utilizzateli pure, quando vengono inoltrati non sono più miei, ma diventano un po’ di tutti, bisogna seminare saggezza, perché… “la saggezza non è nulla se non conduce alla felicità”!
Pagine
martedì 30 novembre 2010
lunedì 29 novembre 2010
domenica 28 novembre 2010
giovedì 25 novembre 2010
martedì 23 novembre 2010
Prendete due decilitri di pazienza,
Una tazza di bontà,
Quattro cucchiai di buona volontà,
Un pizzico di speranza e una dose di buona fede.
Aggiungete due manciate di tolleranza.
Un pacco di prudenza,
Qualche filo di simpatia,
Una manciata di quella piccola pianta rara,
che si chiama umiltà,
E una grande quantità di buon umore.
Condite il tutto con molto buon senso,
lasciate cuocere a fuoco lento...
E avrete una buona giornata.
lunedì 22 novembre 2010
Quando ero piccola ci provavo tutte le sere, allungata sul letto, cercavo di fare il vuoto assoluto, scacciavo le idee una dopo l’altra, prima ancora che diventassero parole, le sterminavo alla radice, le annullavo all’ origine, ma m’imbattevo sempre nello stesso problema: pensare di smettere di pensare è ancora pensare.
E contro questo non si può fare nulla.
(Delphine de Vigan)
domenica 21 novembre 2010
Con me niente può andare storto perché non c'è niente che sia dritto.
Se c'è qualcosa di dritto, allora qualcosa può andare storto; se non c'è niente di dritto, niente può andare storto. Questo è il significato del concetto orientale di "leela", gioco.
Sei stato un po' troppo serio di recente, seriamente... è tempo di lasciar perdere!
Fatti una bella risata e metti da parte i tuoi bei piani. Davvero non ne hai bisogno.
Ciò che dovrà accadere accadrà e tu hai una scelta: andarci insieme o andarci contro.
(Osho)
venerdì 19 novembre 2010
"Oggi non mi avete insegnato niente", dice l'apprendista, facendo un altro capitombolo. "Invece sì, ma sembra che tu non apprenda", risponde lo stregone. "Sto tentando di insegnarti come affrontare gli errori della vita". "E come si affrontano?"
"Come dovresti fare con le tue cadute", risponde lo stregone. "Invece di startene lì a maledire il luogo dove sei caduto, dovresti scoprire cos'è che ti ha fatto scivolare".
(Coelho)
mercoledì 17 novembre 2010
martedì 16 novembre 2010
Creò gli uccelli dell’aria, gli animali del campo e vide la sua creazione e disse “che era cosa buona”. E poi Dio creò l’uomo. E da allora è andata sempre peggio.
E quando l’uomo si trova nei guai, cioè quasi sempre, si rivolge a qualcosa di più grande di lui… All’amore, al destino o alla religione per poter dare un senso al tutto.
Ma alla fine della giornata, il fatto di stare vicini l’uno all’altro, malgrado le nostre differenze e malgrado le nostre convinzioni, è una ragione sufficiente per continuare a credere.
(Grey’s Anatomy)
venerdì 12 novembre 2010
giovedì 11 novembre 2010
martedì 9 novembre 2010
Mentre camminiamo, pensiamo ad arrivare e quando arriviamo, pensiamo ad andare.
Quando mangiamo, pensiamo a fare i piatti e quando facciamo i piatti, pensiamo a guardare la televisione.
Questo è un modo bizzarro di far funzionare una mente. Non siamo connessi con la situazione attuale, ma pensiamo sempre a qualcos’altro.
Troppo spesso ci consumiamo con l’ansia e i desideri, coi rimpianti del passato e con l’anticipazione del futuro, perdendo completamente la fragrante semplicità del momento presente.
(B. Alan Wallace )
lunedì 8 novembre 2010
Cerca queste persone e godi insieme a loro del rivitalizzante cibo della gioia..
Continua la dieta di risate per un mese o due..
Mangia risate in compagnia di persone realmente gioiose..
Digeriscile completamente, masticando con impegno ogni risata
con i denti della tua attenzione...
(Yogananda)
domenica 7 novembre 2010
giovedì 4 novembre 2010
(Fabio Volo)
mercoledì 3 novembre 2010
E poi, sia come sia, esso rimane sempre impigliato da qualche parte, magari a brandelli.
A volte bastano soltanto l’olfatto e le papille gustative, è notorio: lo sappiamo da certi romanzi, anche belli.
Oppure un ricordo, quale che sia: un oggetto visto nell’infanzia, un bottone ritrovato in un cassetto, che so, una persona che essendo un’altra te ne ricorda un’altra, un vecchio biglietto del tram.
(Antonio Tabucchi)
lunedì 1 novembre 2010
L'assenza è una voce che non sentiremo più, eppure ci parlerà dal profondo del cuore nell'ora più buia, nel giorno più difficile. L'assenza è una mano che puoi stringere forte quando ogni altra mano ti sfuggirà e il coraggio parrà venirti meno. L'assenza è un ricordo che a chiunque - ma non a te - parrà banale, è una fotografia in bianco e nero, una frase che contiene un mondo, una cantilena imparata non sai più quando e dove, un sorriso, un’amarezza seppelliti nella memoria. E' una sera d'estate con le nuvole alte nel cielo, antichi re delle fiabe che partono per l'esilio; è una strada ripercorsa tante volte, è il Natale come lo aspettavano i bambini, un giardino misterioso come la giungla nera, un pomeriggio giocato all'ombra di un cortile, mitologia quotidiana, lessico familiare, epopea domestica.
L'assenza è il tempo che ti pareva inesauribile e invece non c'è più, il tempo per tutto ciò che non hai saputo dire, che non hai potuto fare; è il rimorso per un bacio mai dato, per una lettera non spedita, per le parole inutili e i silenzi crudeli. E' l'amore che ti porti dentro, è quello che resta quando tutto finisce. Il rendiconto ultimo, il significato del vivere.
(Gabriele Ferraris)