Pagine

martedì 26 aprile 2011

Rintontiti da droghe, caffe’, sigarette, alcol, zuccheri, eccessi della carne,
delusi dalla politica, dalla religione, dalla scienza, dall’economia,
dalle guerre ’patriottiche’, dalla cultura, dalla famiglia,
tristi animali privi di uno scopo ma con la maschera
di persone soddisfatte, passeggiavamo per le vie del nostro pianeta
consapevoli che pian piano lo stavamo avvelenando.

La malattia della nostra società era davvero grave.
Un’antica storiella cinese mi aiutò a uscire dal baratro.

Una grande montagna proietta la sua ombra su un villaggio.
Per mancanza d’irradiazione solare, i bambini crescono rachitici.
Un bel giorno gli abitanti del paese vedono il più anziano di loro
uscire dal villaggio con in mano un cucchiaio di porcellana.
’Dove vai?’ gli chiedono.
Risponde:’Vado alla montagna.’
’Perche’?’
’Per spostarla.’
’Con che cosa?’
’Con questo cucchiaio.’
’Ma tu sei matto! Non ci riuscirai mai!’
’Non sono matto, so che non riuscirò mai a spostarla,
però qualcuno deve pur cominciare.’
(Alejandro Jodorowsky)

Nessun commento: